Gionata in viaggio, TAPPA 6: Cile - Alaska

6 Febbraio 2013

gionata nencini, partireper.it, honda transalp, merida

Saluto i presenti, sono smarrito perchè non so che fare anche se poi la confusione passerà.

Devo solo ingranare la prima, fare colazione e poi le idee si schiariranno da sole. Eppure non riesco a lasciare in pace quella parte di cervello che dice “ripara il computer, ripara il computer, ripara il computer” per cui senza rendermene conto mi sto avventurando nel centro del porto di Maracaibo con la moto in escandescenza chiedendo in giro:

Scusi, conosce qualcuno che ripara tv o radio o elettrodomestici nella zona?

gionata nencini, partireper.it, honda transalp, meridaLe risposte sono più vaghe della mia domanda e dopo l’ennesimo tentativo di trovare il negozio di riparazione che sta dietro la piazza a sinistra no a destra dopo il semaforo lo trovi lì, e non ci trovi niente, decido che la colazione non può più aspettare e me ne vado triplemente incazzato!

Avanzo in cerca del ponte di Maracaibo, salto l’uscita, sbaglio strada e vorrei incominciare a gridare con tutta l’anima ma poi sulla destra vedo un posticino che vende caffè e qualcosa da mangiare. E’ bene specificare che, fino a quel momento di posti per fare colazione non ne avevo visto nemmeno uno!

Entro prendo un caffè, ordino una arepa con prosciutto e formaggio e proprio mentre spero di riconciliarmi con me stesso a stomaco pieno e proseguire il viaggio dimenticandomi della sfiga scopro che l’arepa è piena zeppa di KETCHUP.

PUTTANA MISERIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Un colmo dietro l’altro ed anche se il commesso non poteva saperlo io adesso addento l’arepa masticando il tutto con mille parolacce dentro la testa, come se aiutassero a digerire meglio quel miscuglio di raffinata colazione a quella merda del ketchup (a me non piace, fine della storia).

Il signore mi vede teso e rabbioso e cerca di distrarmi in una conversazione che per lo meno mi fa finire il piatto in meno tempo. Arrivo all’apice della rabbia e la reazione migliore e più naturale e di mettersi a ridere e pensare che non vale la pena rovinarsi il fegato per queste cose e che una giornata o due di pura sfiga ci possono anche stare.

Avrò minimo minimo 100 invidiosi che dietro al pc mi augurano il peggio, un paio di giorni così ci possono anche stare.

Esco dal locale che poi era un supermercato, controllo l’olio alla moto, mi metto in strada e cerco di avanzare per passi, sperando in qualcosa di meglio. Ho fatto economia per così tanti anni di viaggio, spendendo il minimo o anche niente che adesso che ho lavorato durissimo in Cile e lasciato la mia seconda casa con così tanti risparmi non mi farò mancare l’occasione di fare un regalo che pensavo da tempo solo perchè ieri ho prelevato Bolivares come un coglione dal bancomat al cambio ufficiale.

Imbocco la strada per il ponte e mi trovo un liquoreria proprio sul mio lato, sterzo, parcheggio e sono dentro.

Qual è il rum più caro che avete?

Questo!

Lo prendo!

……ok

Arrivederci e grazie

gionata nencini, partireper.it, honda transalp, meridaUn regalo non lo puoi fare con la preoccupazione che sia troppo caro. E poi la mi donna è una donna speciale che mi ha capito quando le ho detto “voglio viaggiare” e che mi supporta nonostante questo comporti per entrambi lunghe sessioni di astinenza! ahhaajaahahahahah

Per cui adesso ho anche una bottiglia di Santa Teresa 200 anni tradizione da non so nemmeno quanti dollari (considerando che l’ho pagata con i soldi prelevati a 4.3 per dollaro) ed in culo il malumore, imbocco il ponte facendo un lungo video con la SportCamera e seguendo la mappa cerco di evitare il calore afoso che mi sta uccidendo.

Mi avevano detto che era tutto sterrato qui in Venezuela ed invece è tutto asfalto, nuovissimo!

Chiedo indicazioni a vari poliziotti che mi dicono che sono sulla strada giusta e non sapendo dove andare di bello chiedo anche dei consigli.

Merida! Fa freddissimo, ma è davvero un bel posto!

Merida sia!

gionata nencini, partireper.it, honda transalp, meridaPer cui discendo il lago Maracaibo in tutta la sua lunghezza e fra una sosta pranzo e l’altra vedo se trovo una soluzione al mio problema del computer. Nel primo tentativo ho praticamente tutto un villaggio che si interessa a darmi una mano con un saldatore che ripara cellulari, ma sfortunatamente non riusciamo in niente di buono. Me ne vado con in mente una soluzione, ma non sono sicuro se sarà una buona idea o una pessima trovata.

Nei km tediosi e caldissimi che seguono, oltre a non trovare spunto per nessuna foto, non faccio altro che pensare all’idea che mi è venuta in mente per la riparazione e quando arrivo in un paesino affollato vedo che c’è un rivenditore di accessori per cellulari e mi faccio avanti.

Signore, avrebbe mica un caricabatteria de cellulare che abbia uno spinotto che entri qui? – e gli mostro il netbook

Mmmmmm, questo?

Si si, questo va bene!

Per cui l’idea è di tagliare il cavo del caricabatteria del cellulare e collegarlo all’estremità del cavo del trasformatore del netbook per sostitutore il cavetto rotto che è la causa del mio problema. Mi siedo con lui ed altri passanti che si sono uniti al pubblico presente e con le termo restringenti, nastro isolante, accendino, forbici e tutto il resto porto a termine la riparazione sperando nel migliore degli esiti.

Mettiamo il cavetto nel netbook che calza a pennello, lo infiliamo nella presa ed aspettiamo.

Niente….. cazzo!

Che dovrebbe fare per notificare che sta caricando?

Dovrebbe uscire una spia rossa propr….. ECCOLA ECCOLA FUNZIONAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

gionata nencini, partireper.it, honda transalp, meridaEd abbraccio tutti e grido che è la cosa più bella che mi è accaduta oggi e grazie a tutti e vi amo tutti e baci e abbracci e pago e me ne vado! Il caricabatteria mi è costato 50 Bolivares che con il cambio ufficiale mi costa 11 USD mentre un caricabatteria nuovo adatto per il mio netbook secondo i preventivi che avevo fatto ieri ed oggi, mi sarebbe costato 450 Bolivares ovvero 100 USD.

Ho risparmiato 90 USD vieni bello!!!!!!!!!!!!!

Arrivo a Merida felice come una pasqua, è tardi, non fa freddo, la città è carina ma viste le festività non trovo posto in nessuno dei posti economici che ci sono. Quando mi sto per arrendere Posada Spagnola dice che ha un posto per me. Costa poco, è pulito, spazioso ed ha il parcheggio. Ho così tutto il tempo di mettermi a lavoro.

Certo perchè quello che non vi ho detto (l’avevo dimenticato eh!) è che ho una scatola gigante con i miei affetti personali che ho mandato dal Cile direzione Livorno e che è appena arrivata. L’urgenza di riparare il computer era per creare scansioni e mandare la documentazione a mio padre che è in procinto di importare la cassa che mi aspetterà in Italia fino al mio ritorno.

Esco dopo una doccia, cambiato e con il computer sotto il braccio. Mi chiudo in una ristorante italiano, chiedo spaghetti alla bolognese e avanzo con i lavori lasciati a metà dal McDonald del giorno prima e quando, dopo ore, i gestori decidono di chiudere evito di farmi sbattere fuori, pago il conto e me ne vado a dormire.

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Relativo a Gionata Nencini

Mi chiamo Gionata Nencini, toscano classe 1983 e viaggiare in moto è la mia più grande passione. Nel 2005, a 21 anni, parto per il giro del mondo con in tasca solo 2.200 euro e oggi ho uno storico di 800.000 km percorsi in solitaria attraverso 78 paesi. PARTIREper è il blog che racconta le mie esperienze e quelle della mia community.

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